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Mi Sono Fatto Leggere i Fondi del DNA. Ecco Cos’Ho Imparato
Storia di una mappatura del genoma, con una legenda “umana”.
“No, non farlo. E se poi scopri che ti viene l’Alzheimer?”. “Io sono per vivere la vita giorno per giorno, non voglio sapere di che morte morirò”.
Non sono ancora molti i fan della mappatura del genoma nella società occidentale. A livello marketing, l’iniziativa che è risultata più sexy è stata sicuramente quella di aziende come 23andme, che attraggono clienti suggerendo di poter risalire ai propri antenati.
Queste società in realtà non si occupano davvero di mappatura del genoma: si limitano a mappare infatti solo lo 0,02% del DNA di una persona, e da questo inferiscono risultati riguardo il proprio albero genealogico, nella maggior parte dei casi in maniere che da un punto di vista scientifico non sono esattamente irreprensibili — com’è stato palesato dalla coppia di gemelli omozigote che si sono visti recapitare due alberi genealogici diversi.
Aziende che invece si occupano di provvedere a un’intera mappatura del 100% del DNA con macchinari propri sono i colossi mondiali Illumina (USA) e BGI (Cina), a cui si è aggiunta recentemente anche l’italiana Dante Labs.
Da 3 miliardi di dollari, a poche centinaia