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Ci voleva Una Pandemia Perché la Paura Tornasse a Essere di Sinistra
Monopolio delle destre negli ultimi decenni, declinata verso lo straniero, con il covid la paura torna a essere un argomento usato anche dalla narrazione progressista.
Non esiste in ambito politico un argomento più intimo e personale della reazione all’emergenza sanitaria. Il modo in cui il singolo elettore si pone rispetto al covid-19 prescinde totalmente dalle posizioni ideologiche su cui invece generalmente si polarizza in maniera quasi automatica il dibattito quotidiano: pro-migranti a sinistra, anti-aborto a destra, e via discorrendo.
Tra le grandi fratture che la pandemia ha provocato, un ruolo poco discusso è quello dell’imprevedibilità con cui ha colpito i singoli individui nella loro postura pubblica rispetto al tema delle mascherine.
E così, ci troviamo davanti ad anarchici di mezza età che non escono di casa senza dpi, comunisti della prima ora che accettano restrizioni alle proprie limitazioni che non avrebbero tollerato neanche se fosse stata la salma riesumata di Lenin in persona ad imporgliele, e sostenitori delle forze dell’ordine di centrodestra che insultano i vigili per i controlli sul coprifuoco.
Come dire: l’etica potrà anche essere condivisa politicamente, ma l’ipocondria no.